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Geografia

Linosa appartiene all’Arcipelago delle Pelagie (dal greco Pelaghià isole d’alto mare), che comprende anche Lampione e Lampedusa; è situata nel canale di Sicilia e poggia su un fondale posto a 500 metri di profondità.
Da Lampedusa dista 30km, dal continente africano (Mahadia) 165 km e 167km dalla Sicilia (Licata). Sta a 121km da Pantelleria ed a 118km da Malta.

Ha una forma pressoché circolare, con una superficie di 5,4kmq, con uno sviluppo costiero di 11km. Essa è di natura vulcanica e le sue origini sono relativamente recenti, è diversa, quindi, dalle altre due isole dell’arcipelago che si presentano come dei blocchi calcarei, legati alla piattaforma africana.

Secondo studi geologici Linosa dovette emergere durante il quaternario antico e deve la sua origine alle eruzioni avvenute lungo la linea di frattura che corre tra la costa est della Sicilia e il litorale di Tunisi.

La sua attività eruttiva risale al pleistocene, ipotesi avvalorata dall’età dei fossili, presenti nei tufi stratificati della parte est del monte di Ponente.

I tre monti delimitano una conca centrale, detta “Fossa del Cappellano”, fondo craterico residuo di un più grande complesso vulcanico. Alla base dei monti si estendono i campi lavici occidentali, orientali e meridionali.

Il medesimo asse vulcanico ha dato origine, grazie a un vulcanismo fondamentalmente alcalino, alle isole di Pantelleria e Linosa, le cui porzioni emerse rappresentano in minima parte le culminazioni di strutture molto più imponenti.

Linosa è costituita da un insieme di antichi recinti craterici e di coni vulcanici da tempo spenti: Monte Nero a ponente, Monte Vulcano a sud-est e Monte Rosso a nord-est.

Nella storia vulcanica dell’isola è possibile riconoscere quattro fasi di attività e tre paleosuoli testimoniati da fossili di radici, stipiti e foglie di palme nane.

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